Battistero  S
...

Basilica Vetus e Battistero di Santo Stefano alle fonti


La basilica Vetus era quella, della quale scrive Sant’Ambrogio alla sorella Marcellina, che poteva essere in origine una “domus ecclesiae”, con una capiente aula collocata nei pressi della zona absidale del Duomo, alla quale Ambrogio si riferiva come “basilica iemalis”, in alternativa con quella di Santa Tecla detta “basilica estiva”.
Vi risiedeva il vescovo, si radunavano i fedeli per celebrare l’agape fraterna ed i catecumeni per la preparazione al battesimo: una sorta di prima cattedrale. Dopo l’Editto di Costantino, promulgato a Milano nel 313, il complesso basilicale subì trasformazioni ed a quel tempo si fa risalire la vasca del battistero di Santo Stefano, rinvenuta alla fine del sec. XIX sotto la sacrestia settentrionale del Duomo.
La vasca ottagonale presenta la platea di fondazione e le murature analoghe a quelle della più antica abside di Santa Tecla.
Se è così, in questa vasca venne battezzato il 30 novembre 374 l’eletto vescovo Sant’Ambrogio.