S. GIORGIO – GUGLIA CARELLI

Guglia Abside-G6
La statua di San Giorgio è collocata sulla guglia absidale del lato nord, in cima a quella che viene considerata la prima guglia eretta sul Duomo. La statua raffigura San Giorgio, santo martire e cavaliere, il cui culto è da sempre stato tra i più diffusi nella cristianità. La sua figura è avvolta nel mistero, tanto che nei secoli sono stati molti gli studiosi che hanno cercato di stabilire chi egli fosse veramente. San Giorgio è universalmente riconosciuto come martire e cavaliere nato in Cappadocia e vissuto sotto l’impero di Diocleziano. Nell’iconografia occidentale è rappresentato per lo più mentre impugna la spada, nell’atto di trafiggere un drago. Nella Leggenda Aura di Jacopo da Varagine si narra appunto di come egli sconfisse il drago che infestava Selem, città libica, salvando la figlia del re dall’estremo sacrificio. Davanti a questo miracolo il re e la popolazione si convertirono al Cristianesimo. La statua in questione viene comunemente denominata “Guglia Carelli” in quanto dedicata alla memoria di Marco Carelli, noto mercante milanese tra i primi grandi benefattori della Cattedrale; non avendo prole, nell’anno del Giubileo 1390 egli decise infatti di nominare la Veneranda Fabbrica del Duomo sua erede universale, donando all’Ente una somma pari a 35.000 ducati d’oro. La statua in opera sul Duomo è una copia eseguita negli anni ’50 del Novecento allo scopo di preservare il San Giorgio originale, opera risalente al 1403 realizzata da Giorgio Solari ed esposta attualmente nel Museo del Duomo. Durante il bombardamento aereo del 1943 la città di Milano e il Duomo furono infatti gravemente colpiti: nel precipitare il San Giorgio originale perse entrambe le gambe e la spada della mano destra mentre parte della testa venne tagliata via di netto. Nel 1954 l’opera subì quindi un profondo intervento di restauro in previsione dell’esposizione in Museo, attraverso la saldatura del capo e la ricostruzione delle parti andate completamente distrutte.